L’Associazione è stata costituita nel 1986 come Centro di Solidarietà della Compagnia delle Opere, per svolgere un’attività di supporto alle persone in difficoltà nel disbrigo di atti amministrativi e nella ricerca di opportunità di lavoro.
Dal 1995 segue una nuova strategia, cioè assistere le famiglie in stato di indigenza alimentare.
Ecco come è iniziata la storia…
Una sera Antonio, disoccupato, si presenta al Centro, accolto da volontari, chiedendo un’opportunità di lavoro.
Nel congedarsi scoppia a piangere perché quella sera non ha nulla da dare da mangiare ai propri figli. I volontari, sorpresi da quell’incontro inaspettato, si attivano per fargli avere dei viveri, andando a fare la spesa nel supermercato vicino alla sede dell’Associazione.
È così che nasce il Banco di Solidarietà.
Ogni quindici giorni un gruppo di amici si reca a casa di Antonio e gli consegna un pacco di viveri.
Con lui e la sua famiglia nasce un rapporto di amicizia, nonché una condivisione sui problemi della vita.
Una sera Antonio ci dice che ha trovato lavoro e, nel comunicarci la sua gratitudine per l’aiuto che gli abbiamo dato, ci fa fare una promessa:
“Non abbandonatemi mai anche se non avrò più bisogno del pacco!”
In questo passaggio abbiamo percepito che il pacco è solo uno strumento e non un fine.
A partire da tale consapevolezza abbiamo iniziato ad aiutare altre famiglie che si trovavano in condizioni di bisogno.
Dopo un anno di attività le famiglie erano diventate 10.
Ormai dovevamo trovare un luogo dove sistemare i viveri.
Un parroco nostro amico ci dette la possibilità di usufruire di un locale dell’oratorio in centro città dove cominciammo a stoccare gli alimenti raccolti ed a preparare i pacchi che venivano ritirati dai volontari e consegnati alle famiglie.
Negli anni successivi le famiglie continuarono ad aumentare.
Si rese così necessario chiedere un sostegno al Banco Alimentare della Lombardia con il quale ci convenzionammo nel 1997.
In quell’anno partecipammo all’organizzazione della “1a Giornata Nazionale della Colletta Alimentare” dove furono raccolte circa 28 tonnellate di alimenti in tutta la provincia di Como.
Nel 2005, abbiamo aderito al progetto Siticibo, un’iniziativa del Banco Alimentare dedicata al recupero e alla distribuzione delle eccedenze di prodotti freschi, contribuendo così a ridurre lo spreco alimentare e a sostenere le persone in difficoltà.
Nel 2006 entrammo a far parte della Federazione Nazionale dei Banchi di Solidarietà.
L’adesione alla Federazione non fu un fatto formale, ma ci aiutò a focalizzare il senso del nostro fare: gli incontri che facevamo con chi si trovava in una situazione di bisogno diventavano un’occasione per intraprendere un percorso personale di educazione alla carità, dove ciascuno poteva scoprire se stesso come bisognoso di incontrare la risposta alla propria domanda di significato totale della vita.
Iniziammo così a stare davanti ai fatti che ci accadevano.
In particolare, fu molto significativo l’incontro con Elsi, una ragazza dell’Ecuador rimasta incinta e il cui marito voleva che abortisse.
Decidemmo di aiutarla con il pacco e soprattutto con un conforto amicale: alla fine, la ragazza scelse di accettare il bambino, nonostante il parere del marito da cui si separò in seguito.
Elsi ci confidò che prese la sua decisione in virtù del bene che aveva visto nell’incontro con i volontari del Banco, nel quale aveva intuito una speranza positiva per sé e per il futuro della sua famiglia.
Molto importante è stato inoltre l’incontro con Ameur nativo del Marocco che, rifiutato dai Servizi sociali del Comune, si rivolse a noi perché disoccupato, con moglie e un figlio da mantenere.
Ora Ameur è un nostro volontario con importanti responsabilità nel settore operativo dell’Associazione.
In questi anni l’attività del Banco si è notevolmente incrementata sia dal punto di vista dei numeri (oggi vengono aiutate 280 famiglie) che dal punto di vista dell’esperienza dei circa 200 volontari.
Ora è più che mai evidente che la storia del Banco è la storia di rapporti tra persone che nel tempo hanno sperimentato come nella bellezza dell’incontro cristiano sia possibile vivere la gratuità come dimensione normale della vita.
Contattaci
Per ogni richiesta di sostegno, le famiglie e/o persone interessate, potranno:
Telefonare allo +39 031 4141046 per chiedere alcune informazioni o prendere un appuntamento.
Inviare una mail a [email protected] segnalando le motivazioni del bisogno.